La crisi economica di questi tempi è la triste e costante compagna di vita di tutti noi. Ogni giorno, chi più, chi meno, deve far i conti con i problemi finanziari, causati da uno stile di vita che molti non si potevano permettere. Se poco tempo fa non era così impensabile chiedere un prestito ultra-trentennale con il quale si poteva comprare casa ed anche automobile, oggi è praticamente impossibile avere anche solo il 50% il valore dell’immobile.
Un’economia che ristagna e l’inflazione che corre, soprattutto per quanto riguarda gli idrocarburi e di conseguenza su tutti i beni che si “muovono” grazie ad essi, portano alla tanto temuta stagflazione. Un fenomeno complesso, dal quale è molto difficile uscirne, poiché se nell’economia tradizionale, al calo della domanda, dovrebbero cadere i prezzi, in questo caso i prezzi dei beni dei mercati oligopolistici (ovvero materie prime ed energia) non cadono, anzi aumentano. Quindi che fare?
Noi comuni mortali per difenderci non possiamo far altro che lasciare la macchina in garage, prendere in mano la bici e iniziare a pedalare, ma le aziende che dipendono dai propri agenti e venditori non possono chiudere, perciò cercano di snellire la propria struttura. Oltre ai tanto temuti tagli al personale, che provocano solo un peggioramento dell’economia, vi è un’ottimizzazione nella gestione delle risorse. Un esempio può essere rappresentato dalle carta per il carburante che snelliscono il lavoro dell’azienda. Grazie a queste semplici schedine, molto simili a una carta di credito, l’azienda risparmia il tempo nella gestione dei propri veicoli e conoscere in qualsiasi momento il costo di ogni vettura.
Insomma in tempi di crisi è meglio ingegnarsi e stringere la cinghia, sperando di uscirne salvi e magari più efficienti.