Una volta i bambini sognavano di diventare astronauti, pompieri, poliziotti, dottori. Quasi tutti mestieri di responsabilità, dove una delle principali attività è quella di salvare le vite delle persone, come i supereroi dei fumetti.
Con il passare degli anni, i sogni dei bambini sono cambiati e si è passati a lavori che offrivano una maggiore celebrità: calciatori, cantanti, attori. Sicuramente l’introduzione della televisione in casa ha avuto un impatto significativo e fino al 2000 il desiderio di intrattenere un pubblico di massa era ai massimi storici.
Poi con l’introduzione dei social network qualcosa è cambiato. Vi è stata l’ascesa degli influencer, una tra tutti Chiara Ferragni, ovvero persone che riescono a catturare l’attenzione di un pubblico di nicchia fortemente settorializzato. Si è passati quindi da un mercato di massa a una massa di mercati (per fare una citazione del libro di Chris Anderson), dove tante persone diventavano autorevoli per il proprio mercato di riferimento.
In questo contesto i social media come Facebook, YouTube, Instagram e, più recentemente, TikTok e Snapchat, offrono la possibilità di creare la propria autorevolezza nel proprio mercato di riferimento. Le persone che riescono a emergere, gli influencer, vengono quindi contattate da aziende del settore per la promozione (in determinate forme) di prodotti e servizi.
Agli occhi dei molti, gli influencer sono persone che hanno raggiunto successo, fama e ricchezza grazie alla loro presenza nei social network. Così oggi il sogno dei bambini è diventare influencer e non più astronauti, cantanti o dottori.
I segreti per diventare influencer
Anche se diventare influencer sembra essere facile e alla portata di tutti, analizzando la storia di chi oggi è una persona autorevole nel proprio mercato di riferimento, si possono scorgere alcuni elementi comuni.
Uno su tutti è la perseveranza. Non si diventa un influencer pubblicando un contenuto ogni tanto. Bisogna essere costanti, pubblicare con una frequenza regolare cercando di costruire la propria identità facilmente riconoscibile dagli spettatori (evitando di copiare dagli altri, perché si corre il rischio di diventare “uno dei tanti”).
Il “proprio marchio di fabbrica” è il secondo elemento che rende l’influencer una voce fuori dal coro. È giusto prendere ispirazione dagli altri, ma poi bisogna elaborarlo per farne un elemento distintivo personale. È inutile copiare i gesti, le pose, le parole di un influencer, sarai solo la copia povera del personaggio che stai scimmiottando.
Se sei agli inizi e hai già studiato una strategia per pubblicare con regolarità i tuoi contenuti originali, che non sono la brutta copia di un altro influencer, allora potresti anche scegliere una piccola scorciatoia. Potresti valutare l’acquisto di fan/visualizzazioni/condivisioni dei tuoi contenuti sui social network.
Si tratta di una piccola scorciatoia che molti influencer di oggi, hanno utilizzato in passato per apparire più interessanti agli occhi degli utenti. Per esempio chi acquista visualizzazioni Instagram, lo fa per essere premiato dagli ultimi algoritmi di questo social network, che tende a proporre a sempre più persone i video che ricevono un alto numero di views.
Allo stesso modo i like o le condivisioni potrebbero darti una spinta a raggiungere più spettatori. Però ricorda che questa scorciatoia funziona solo se sei in grado di offrire contenuti con regolarità e che siano di buona qualità.