Nel corso degli ultimi due anni, il mercato della cannabis ha avuto un’importante evoluzione, non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Questa evoluzione è racchiusa in tre lettere: HHC, ovvero esaidrocannabinolo.
Se vogliamo essere pignoli, l’HHC non è una vera e propria novità, infatti fu sintetizzato per la prima volta nel 1947 dallo scienziato americano Roger Adams. Il composto fu sintetizzato aggiungendo molecole di idrogeno al delta-9-THC, con un procedimento noto come idrogenazione.
Infatti anche se l’HHC si può trovare in piccole concentrazioni nei semi e nel polline della canapa, la sua produzione avviene principalmente in laboratorio. e viene considerato un cannabinoide semi-sintetico.
Perché sostituire il THC con l’HHC?
Secondo alcuni studi l’HHC avrebbe un grande vantaggio rispetto al THC, ovvero essere più stabile rispetto. Questo si traduce in una minore suscettibilità alla luce e al calore risultando così più facilmente conservabile.
Ma i vantaggi dell’HHC non finiscono qui. Gli effetti dell’HHC sembrerebbero essere simili a quelli del THC e come il suo “fratello”, è un composto liposolubile, perciò se si assume per via orale, ad esempio sotto forma di olio o capsule, viene assorbito più lentamente, producendo effetti più prolungati nel tempo.
Inoltre l’HHC è un composto che sembrerebbe non essere rilevabile da un tipico esame antidroga a 12 pannelli. Tuttavia questa caratteristica non è stata confermata da alcun studio.
Studi sull’HHC
Nonostante sia un composto sintetizzato negli anni ’40, sono ancora pochi gli studi riguardanti l’HHC. Non esistono molti studi sui suoi effetti sulla salute a breve e lungo termine.
Allo stato attuale anche le normative che vietino o meno la vendita dell’HHC sono molto scarne, in alcuni stati degli Stati Uniti d’America potrebbe essere vietato perché assimilabile al THC, ma in Europa e in Italia potrebbe essere consentito l’uso e la vendita, in quanto non vi è una normativa di riferimento.
L’HHC si può trovare negli hemp shop fisici disparsi nelle città italiane, oppure online. Si trova principalmente sotto forma di olio (olio di HHC), ma in alcuni negozi si può trovare anche sotto forma di infiorescenza.
Bisogna ricordare che l’HHC in natura, è presente in piccole quantità, perciò quello in commercio è prodotto in laboratorio.