Leggendo il gazzettino di oggi, ho trovato un articolo che parla di uno strano gioco chiamato “gioco del soffocamento” o gioco del blackout. La dirigente di una scuola professionale di Bressanone lancia l’allarme e si augura che i genitori informino i loro figli dei rischi che tale pratica può comportare.
Navigando in internet ho trovato poche informazioni riguardanti questo gioco, se così si può chiamare, però dopo svariate ricerche ho trovato qualcosa di molto interessante. Il gioco ha svariati nomi derivanti da vari slang, però sembra che il termine più comune sia: “Fainting game” o “Choking game” (gioco dello svenimento).
Come potete approfondire leggendo su Wikipedia, il gioco prevede due varianti, lo strangolamento e l’ipocapnia autoindotta.
Per quanto riguarda lo strangolamento, i pericoli sono ben ovvi, si può rischiare di perdere i sensi con il laccio al collo e quindi non poter più tornare a respirare. Se questa pratica viene fatta da soli, si rischia seriamente di lasciarci le “penne” e la morte viene etichettata come suicidio.
Per quanto riguarda il secondo caso, l’ipocapnia autoindotta, vi sono principalmente due passi. L’iperventilazione e successivamente la sospensione della respirazione. In questo modo favorisce la vasocostrizione e se non vi è un rapido recupero di ossigeno o se la vasodilatazione è lenta a rispondere, si rischiano dei seri danni celebrali, fino alla morte.
Senza contare i traumi che si possono ricevere alla testa impattando per terra quando si perdono i sensi.
Nell’immagine che vi ho riportato sopra vi è la distribuzione dei giovani americani dai 6 ai 19 anni per la quale il gioco del soffocamento è stato dichiarato la causa di morte (82 morti in 3 anni) “contro” i presunti suicidi per soffocamento (5101 morti in 6 anni). La prima causa di morte è evidenziata con il color blu scuro, mentre la seconda con l’azzurro chiaro. Di seguito un video del gioco del soffocamento fatto da dei ragazzi italiani:
Mentre di seguito il gioco del soffocamento fatto da dei ragazzi americani (presumo):