Oggi mentre cazzeggiavo allegramente su Facebook, sono incappato in una vignetta che fa riflettere molto: una foto di Julian Assange che si definisce un delinquente poiché fornisce gratuitamente informazioni sulle corporations alla gente comune; mentre sotto, una foto di Mark Zuckerberg che è stato nominato uomo dell’anno per fornire, a pagamento, le nostre informazioni private alle corporations.
Grazie a questa vignetta si capisce chiaramente la necessità di gestire al meglio i propri dati privati, dall’altra si intuisce quale “macchina di marketing” è diventato Facebook.