Mi sembra strano che nessuno si sia ancora inventato una canzone intitolata come questo post, perché ormai al giorno d’oggi sono veramente tante, me compreso, le persone che senza una connessione ad internet non sanno stare, soprattutto grazie al dilagare delle connessioni a banda larga.
Almeno una volta al giorno si sente il bisogno irrefrenabile di leggere le email ricevute, dare un’occhiata ai titoli delle notizie di attualità e sportive dei principali giornali online, leggere le notizie più interessanti e per almeno un articolo al giorno approfondire l’argomento facendo ricerche che partono quasi ed esclusivamente da Wikipedia per poi continuare nella lettura di blog semisconosciuti (come questo), dove vengono riportate le esperienze dirette. Dopodiché c’è il classico accesso a Facebook, dove ci si scambiano battute e cazzate con gli amici e si conclude con il “giretto” nel sito del proprio hobby di nicchia.
La vita degli internauti è molto intensa e piena di spostamenti virtuali, però alla fin fine a viaggiare è solo la mente, dato che il fisico rimane incollato ad una sedia o poltrona che sia. Nonostante l’ampio dilagare di offerte adsl per la casa, test adsl, speed test e qualsiasi altra cosa che ci faccia connettere nel modo più veloce ed economico possibile vi sono anche molti luoghi pubblici che offrono wi-fi hotspot gratuiti, dai quali è possibile connettersi con il proprio laptop, netbook o smartphone che sia.
Grazie a questi punti di accesso gratuiti, ora è possibile viaggiare non solo con la mente, ma anche con il fisico e c’è poco da stupirsi nel leggere storie di homeless che hanno dato via tutti i loro averi e che da Los Angeles si sono trasferiti a Parigi con una borsa contenente spazzolino da denti, laptop e iPad. Una storia pazzesca, che fa capire come stia cambiando il mondo: internet è indispensabile, un tetto dove accedervi no!