La settimana scorsa ho trascorso un favoloso week-end a Barcellona, la “capitale” della Catalogna. Lo ammetto, ero stato lungimirante e nella prenotazione fatta lo scorso gennaio, confidavo nella finale di Champions League con il Barcellona da protagonista. Neanche a dirlo lo squadrone di Guardiola si era qualificato per la finale contro un avversario temibile come il Manchester United.
Partito giovedì sera da Venezia con Ryanair, sono atterrato in perfetto orario a Girona pronto per essere “prelevato” dagli amici in Erasmus per iniziare il mio tuor tra le Ramblas. A causa del poco spazio negli appartamenti degli amici, ho avuto la fortuna di trovare ed alloggiare nel miglior hotel della Catalogna a pochi passi dal Park Güell.
Il venerdì ho trascorso la giornata come un turista a spasso tra le vie della città a vedere i monumenti più importanti come la Sagrada Familia, il Park Güell, le Ramblas, il Porto Olimpico, la Pederera di Gaudì e la Plaza Catalunya occupata dai giovani indignados che protestano contro la corruzione, i politici, i banchieri e per chiedere una società migliore. Fatalità poco dopo esser passato per la Plaza ci sono stati degli scontri con la polizia che volevano liberare la piazza per problemi di ordine pubblico.
Dopo la festa della serata è arrivato il sabato, il giorno della finale di Champions! Una giornata al mare e la sera tutti a tifare Barça. Una finale senza storia trionfata dai blaugrana senza problemi e noi tutti a festeggiare per le strade della città. Il giorno dopo mi sarebbe piaciuto andare allo stadio a vedere la coppa dalle grandi orecchie, ma il mio aereo per il ritorno mi ha fatto ritornare a casa.